E’ stato “Geni Ribelli”, il documentario di Donatella Romani e Roberto Amato, prodotto da Telomero Produzioni, a chiudere la cinque giorni in Laguna di Casa Giffoni Hub in occasione della Mostra del Cinema Internazionale di Venezia.
Un docufilm che parla di mutazioni genetiche. Di quei ‘Geni ribelli’ che favoriscono l’insorgenza di tumori e cambiano la vita alle persone e alle famiglie che devono ripensare alle proprie priorità accettando ciò che succede perché è nell’accettazione che risiede la possibilità di ridefinire la propria esistenza e anche nuovi sogni. Una storia che fotografa uno spaccato sulle figure dei medici che, grazie alla ricerca e al progresso scientifico, riescono a donare tempo agli ammalati, tempo che, nonostante la diagnosi, può essere riempito di vita, speranza e progetti.
‘Geni ribelli’, un docufilm per trasmettere messaggi al maggior numero di persone possibile.
“Sono qui – ha detto Lucia del Mastro Onocologo Medico – per la presentazione di un docufilm utile a sensibilizzare le persone nei confronti di alcuni tumori che hanno base ereditaria e per raccontare a tutti i grandi progressi che sono stati fatti in oncologia e le grandi possibilità di prevenzione legati allo studio dei geni e della genetica”.
La mutazione genetica alla base di quasi la metà dei tumori.
“Geni Ribelli serve ad accendere i riflettori su una problematica emergente – ha spiegato Domenica Lorusso Professore Associato di Ostetrica e Ginecologia – il 45% dei tumori è legato ad una mutazione non sempre ereditaria, ma alla base della malattia c’è una mutazione. Avere questa informazione oggi permette di prevenire il tumore e in altri usarla per una terapia mirata che consente alle pazienti di vivere di più”.
Il linguaggio cinematografico al servizio di messaggi importanti.
“Il docufilm – ha detto Ornella Campanella Presidente di Abracadabra – è un modo per raccontare in modo giovane come gestire questo pacchetto di informazioni enormi che spesso le persone non sanno come gestire e accompagnarle in questo percorso che può essere opportunità di prevenzione per il cancro. Informazioni anche per i giovani che hanno bisogno di essere protetti e messi in sicurezza”.
Infine la testimonianza dell’influencer Maria Falconieri: “Ho partecipato a Geni Ribelli per parlare di quanto sia importante la prevenzione rispetto alla mutazione del gene Brca1. Un tema per me molto importante e credo e spero di poter aiutare chi è nella mia stessa situazione”.