Vivere sani e più a lungo? La chiave è l’alimentazione

La Round Table “Generazione Z e alimentazione” ha fornito molti spunti di riflessione ai giovani dreamers

L’elisir dell’eterna giovinezza? Una sana e corretta alimentazione sin da piccoli. È stato questo il tema portante della round table “Generazione Z e alimentazione, un’amicizia raccomandabile” organizzata in collaborazione con la Fondazione Valter Longo dalla quale sono fuoriusciti notevoli spunti. In sala, a discutere con i ragazzi del Dream Team, Antonluca Matarazzo, direttore generale della fondazione, Nicola Sapio, ideatore del format “Feel Good” e content manager Giffoni Innovation Hub e il moderatore Leonardo Valente, founder e CEO Media Beats. In collegamento infine Sandro Del Giudice, responsabile Area qualità, ambiente e risorse idriche di Acqua Lete.

“Come fondazione riteniamo che sia auspicabile una collaborazione tra Giffoni Innovation Hub, il Giffoni Film Festival e la Fondazione Valter Longo – afferma Matarazzo durante il suo intervento – che ci permetterebbe di creare un vero e proprio link tra il diritto alla salute e la necessità di educare i più giovani con i tanti ragazzi che ogni anno vengono qui al festival. Tale ponte tra le nostre realtà ci consentirebbe inoltre di trasferire le nostre conoscenze scientifiche, le nostre informazioni, i nostri studi e monitoraggi per accrescere quella che è la competenza, la consapevolezza e la conoscenza dei ragazzi su quella che è un’alimentazione corretta, uno stile di vita sano e i pilastri per la longevità”.

Matarazzo si concentra poi sulla necessità di combattere l’obesità tra i più giovani snocciolando alcuni dati presi da vari studi dell’Istituto Superiore di Sanità, l’Organizzazione mondiale della Sanità, l’Italian Obesity Report e OKkio alla SALUTE: “Ciò che un bimbo mangia fino all’adolescenza lo influenza per tutta la vita – spiega il direttore generale della fondazione – Un bambino in sovrappeso ha una possibilità di 4 volte superiore di essere soggetto a patologie come il diabete. Nella nostra penisola il 42% dei bambini e il 38% delle bambine sono in sovrappeso. Dati allarmanti, anche perché equivalenti a quelli degli Stati Uniti. Siamo in una fase di gravissima emergenza mondiale per la salute pubblica, come emerge dalle ultime stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui sono sovrappeso o obesi il 50% degli adulti e il 30% dei bambini e adolescenti di tutto il pianeta. Un enorme problema è infine dato dall’informazione. È risultato infatti che ben il 63% degli adulti rilevato a campione non è consapevole del sovrappeso del proprio figlio. Ecco perché il nostro operato è indirizzato soprattutto verso la scuola”.

A Sandro Del Giudice la domanda dei dreamers, sempre attenti ai grandi temi e alle sfumature, sull’uso della plastica: a quando la completa eliminazione delle bottiglie? Noi siamo sensibili al tema ambientale. Il materiale utilizzato per le bottiglie è solitamente accomunato alle normali plastiche quando invece si tratta di Pet, ovvero di polietilene tereftalato, un materiale più sottile e perfetto per la conservazione degli alimenti così come delle acque. È un materiale riciclabile e recuperabile al 100% e proprio Lete si è costituita, due anni fa, all’interno di un consorzio alternativo al Conai, il Coripet, per la raccolta e il riutilizzo degli involucri. Solo il nostro consorzio riguarda il 30% della produzione di acque minerali in Italia. Il vero problema però è nel cattivo uso che si fa delle bottiglie, e qui si ritorna al problema dell’educare ed informare il consumatore”.

Parlando d’educazione infine, è Nicola Sapio a illustrare ai giovani under 30 del Dream Team il progetto “Feel Good”, nato in collaborazione con Giffoni Innovation Hub, che punta a coinvolgere bambini delle scuole elementari e medie utilizzando linguaggi e trame coinvolgenti per trasmettere una cultura della corretta alimentazione. “Feel Good si sviluppa tramite strumenti digitali e prevede quattro fasi – spiega Sapio – Una prima legata alla divulgazione con accesso al portale on line e l’invio di un kit didattico: poi una fase chiamata “creatività” attraverso le challenge con progetti di classe, poi una fase 3 chiamata “condivisione” con la realizzazione di un contest e infine una fase 4 intitolata “partecipazione” dove viene organizzato un evento live, il Feel Good Day“.

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