Energia e colori per i dreamers grazie alle magliette green targate Blowhammer

Salvatore Sinigaglia, Ceo e founder della Factory di Nola ci racconta del particolare anno e della collaborazione con Giffoni Innovation Hub

 

Un mondo a colori, dinamico, ricco di energia è esattamente quello di cui i ragazzi del Dream Team hanno bisogno per questa particolare edizione di Next Generation. Ancora una volta è stato l’ex dreamer Gianluca Di Mattia a creare i disegni, dietro l’idea di Antonino Muro, Account Manager e Co-Founder di Giffoni Innovation Hub. “In questa proposta convergono diverse forme astratte – ha spiegato Muro – Da questa complessità nasce una forma innovativa e per sua essenza, unica. Diverse sono anche le menti dei giovani di Giffoni che ogni anno si mettono alla prova su progetti creativi, imparando cosa significa la condivisione. Frammenti di personalità che imparano a muoversi all’unisono. Per questo motivo il visual richiama l’effetto ottico del caleidoscopio, una molteplicità di strutture simmetriche che mutano in maniera imprevedibile ma sempre in modo omogeneo”.

A dare vita infine al disegno e all’idea sono stati ancora una volta i dinamici ragazzi di Blowhammer, giovane azienda campana specializzata nel settore dell’abbigliamento di tendenza. “Collaborare con Giffoni per il quarto anno è sempre un’emozione – ha raccontato Salvatore Sinigaglia, Ceo e founder della Factory di NolaDa sempre ci ispiriamo al design, alla musica, allo sport, alla natura, a tutto ciò che ci circonda per realizzare con impegno ciò che ci piace: artwork da indossare. Quest’anno è venuto a mancare l’abbraccio con i tanti ragazzi del festival, ma devo dire che l’emozione, l’entusiasmo dei dreamers è sempre al massimo. L’anno prossimo sicuramente andrà meglio, con uno sperato ritorno alla normalità, ma l’energia che permea dai ragazzi e i sempre numerosi interessanti progetti non hanno minimamente tolto spessore a questo evento di cui siamo orgogliosi partner”.

Non solo magliette quindi ma anche mascherine, diventate un vero e proprio accessorio di tendenza. “Si è aperto un mercato che prima esisteva solo in Oriente – continua il giovane imprenditore – Abbiamo sviluppato velocemente i prototipi, nelle varie fasi di progettazione e a metà di marzo eravamo già pronti per soddisfare la domanda. Due mesi prima del lockdown, da gennaio, lavoravamo già tutti da remoto. Siamo riusciti in tempi brevi a cambiare rotta e così siamo stati tra i primi a convertire la produzione, tra l’altro mantenendo i prezzi accessibili a tutti, tenendo i prezzi più bassi. Nonostante ciò siamo riusciti a portare tanto all’azienda, evitando di lucrare ma al tempo stesso di richiedere la cassa integrazione, facendo addirittura nuove assunzioni”.

Innovazione e amore per l’ambiente sono le peculiarità di un brand giovane e sempre più orientato al futuro: “Le magliette sono in una fibra di poliestere, proveniente da materiali riciclati – continua Salvatore – Anche i nostri fornitori stanno iniziando a diventare molto attenti. Il nostro compito è quello di scegliere i partner giusti, portando avanti da sempre un’azienda che usa i macchinari di nuova generazione, gli inchiostri ad acqua e che crea progetti sull’ecosostenibilità. Proprio quest’anno abbiamo creato un progetto che punta al riciclo degli scarti dei tessuti per riutilizzarli sotto altre forme”.

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