A Next Generation Marco Bellezza parla di 5G e delle nuove frontiere della connettività ai ragazzi della Masterclass Impact

“Il 5G è strategico per il Paese. Non è limitato al settore delle telecomunicazioni ma avrà un impatto sull’industria, ed è significativo nel mondo dell’audiovisivo. Anche in senso lato di entertainment visto che proprio qui a Giffoni sono partite varie sperimentazioni anche riguardo alla realtà aumentata e nell’innovazione di fruizione del prodotto audiovisivo. È chiaro che ci vuole un’infrastruttura capillare. Su questo fronte il nostro Paese è tra i primi a livello UE e occorre non disperdere questo patrimonio estendendo l’infrastruttura a tutto il territorio”. A parlare è Marco Bellezza Ceo di Infratel Italia e BoD Member di Cdp Venture Capital Sgr, Fondo Nazionale Innovazione a margine della Masterclass Impact di Giffoni Innovation Hub del 27 agosto.

5G sul quale a volte si sollevano alcuni dubbi, anche per quanto riguarda la salute.

Il diritto alla salute è fondamentale. Qualsiasi innovazione tecnologica è recessiva rispetto al diritto alla salute. Nel nostro Paese abbiamo una legislazione sull’esposizione a campi elettromagnetici che è la più protettiva in Europa. Il principio di precauzione impone di non toccare questi limiti che consentono ad ogni modo uno sviluppo armonico del 5G nel Paese. Informazione e trasparenza sono fondamentali per lo sviluppo di questa tecnologia”.

Questo in un momento in cui la connettività è quanto mai fondamentale.

“L’emergenza Covid19 ha fatto emergere l’esigenza di connettività di cittadini e imprese che è uno dei grandi temi del nostro Paese. In tutte le classifiche internazionali, tra cui quella redatta dalla Commissione Europea, uno degli indicatori più negativi per l’Italia era relativa alla domanda. Questa emergenza ha completamente ribaltato la situazione. Abbiamo un picco della domanda molto uniforme sul territorio nazionale e un’infrastruttura ancora carente nelle aree bianche del Paese, aree soggette all’intervento pubblico di Infratel Italia e della concessionaria Open Fiber. Questa emergenza ha moltiplicato le nostre responsabilità. Realizzare infrastrutture digitali in tempi celeri ed in maniera efficiente. Questo mentre il Recovery Fund rappresenta un’ottima opportunità. Quella di completare l’infrastruttura senza discriminazioni territoriali. E come ci hanno mostrato didattica a distanza e smart working ciò rappresenta una grande opportunità per tutto il Paese”.

Parlando di innovazione, tema particolarmente caro al Giffoni Innovation Hub, cosa pensa dell’ecosistema startup?

“È importante è dare fiducia alle realtà innovative. Una delle componenti che mancavano in questo Paese è una forte presenza del mercato del venture capital, del capitale di rischio. I Ministri Di Maio e Patuanelli e il Ministero dello Sviluppo economico hanno creato CDP Venture Capital-Fondo Nazionale Innovazione, lo strumento pubblico per il finanziamento dell’innovazione in Italia. Siamo partiti da 6 mesi e sotto la guida sapiente di Francesca Bria e Enrico Resmini abbiamo già svolto dei significativi investimenti in particolare nel mezzogiorno d’Italia con il programma Seed per il Sud”.

Tutto questo in un contesto, quello della Masterclass Impact, che è quello di Giffoni. 

“Giffoni nei suoi 50 anni di storia ha dimostrato di saper cogliere efficacemente le trasformazioni in corso e con i suoi programmi dimostra di aver abbracciato con passione la sfida dell’innovazione nel mondo dell’audiovisivo”.

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