Il film “Mia” ha fatto da fil rouge per l’intero incontro, che ha visto i relatori confrontarsi sul tema delle nuove tecnologie e il doverle utilizzare con attenzione.

“Penso sia davvero importante portare al cinema l’argomento degli amori tossici e delle relazioni malate. – ha esordito l’attrice Greta Gasbarri – Noi ragazzi abbiamo bisogno di parlare e confrontarci su certi argomenti, soprattutto perché sono tematiche che non vengono affrontate a scuola, ma fanno parte della nostra quotidianità.“

“Affrontare le problematiche presenti all’interno del film è stato difficile a livello emotivo. – ha continuato Milena Mancini – Essere un genitore al giorno d’oggi, e io sono mamma di due figli maschi, è molto difficile. Anche perché i ragazzi di oggi, dopo l’emergenza Covid, hanno molte più difficoltà a rapportarsi con la vita e le esperienze che vivono. È fondamentale rappresentare certi tipi di storie sul grande schermo, anche perché in questo modo lo spettatore quando esce dalla sala, si pone delle domande, soprattutto genitori e figli”.

“La tecnologia può creare tante opportunità ma anche tanti rischi, noi dobbiamo imparare a governarla. – ha spiegato Donatella Proto – Le produzioni audiovisive che affrontano questi temi, che toccano quelle che sono le crepe attuali del nostro tempo, ci fanno capire in che modo invece va utilizzata, per renderla esclusivamente strumento. Il Mia vuole creare opportunità in questo senso e collaborare in particolar modo con chi lavora con i giovani. Anche perché le nuove tecnologie sono delle opportunità, dei nuovi mondi che possono creare connessioni ed essere fondamentali in campo comunicativo”.

“È la prima volta che la Presidenza del Consiglio è a Giffoni come parte attiva, e per noi è davvero importante, trattando temi così rilevanti e fondamentali. – ha esordito Rosanna Ranieri – Farlo con una platea giovane e vicina a questi argomenti rende il dibattito prezioso. Come Dipartimento per le Politiche della famiglia ci occupiamo ad esempio del cyberbullismo dal 2017, e continuiamo a fare continue campagne anche insieme al Ministero dell’Istruzione e del Merito. Da un punto di vista comunicativo, proprio per raggiungere quanti più giovani possibili, utilizziamo moltissimo i social, abbiamo anche un canale TikTok e in questo momento stiamo producendo anche un podcast, da inserire in una futura campagna di sensibilizzazione sempre sul cyberbullismo. Questo perché ci teniamo molto a utilizzare strumenti e piattaforme in cui ci siano i giovani, che vogliamo raggiungere, date le tematiche”.